E’ in corso il #FestivalDellaComunicazioneSociale, e ieri sera #20novembre ho chiesto ad Alberto Contri il futuro della #comunicazione sociale.
Un uomo interprete del nostro tempo, che già nel 1994 aveva profetizzato l’avvento e le complicazioni connaturate dall’avvio di internet.
Ha scritto recentemente un libro “McLuhan non abita più qui?” che non è un saggio sul famoso sociologo ma la disamina delle trasformazioni degli ultimi cinquant’anni non solo in campo pubblicitario, ma di tutta la comunicazione in generale, inclusi rischi ed opportunità dei new media e quella che lui chiama la “costante attenzione parziale” nella quale tutti siamo immersi.
Con l’appeal di Roger Sterling di Mad Men mi ha raccontato il tempo in cui ci muoviamo, un mondo #social dove l’urgenza e la mancanza di tempo svilisce spesso i contenuti e di come l’ironia e il recupero della capacità di approfondire con gli strumenti propri di una comunicazione transgenerazionale, possano salvarci da questo delirio digitale ed assumere senso.
#BigData e profilazione degli utenti non possono infatti avere significato senza contenuti di valore, e la #CSR (Customer Social Responsability) lungi dall’essere pura filantropia o mero compiacimento verso i consumatori, è una vera e propria rivoluzione interna alle aziende verso un’etica e un modello di sostenibilità che si misura con gli impegni raggiunti.
E’ anche un uomo che ama la musica, un fine musicista e promotore di eventi come il progetto BJG ROOTS MUSIC per far riscoprire ai giovani le origini del rock & roll.
Che cosa volete di più? #Enjoy the interview.