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Transmedia Storytelling

Eddie Newquist: Transmedia Storytelling e Immersement Industry

by Rossella Guido
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Eddie Newquist è un uomo del nostro tempo, che ha avuto la possibilità di sperimentare da vicino le nuove forme di fruizione dei contenuti attraverso il suo lavoro. Oggi è direttore creativo di GES, società multinazionale leader nei servizi di allestimento, logistica marketing per fiere, congressi, musei. Prima di unirsi a GES Eddie ha ricoperto le cariche di presidente di produzione per BBH Exhibitions, poi acquisita da ClearChannel Entertainment. In precedenza ha lavorato per Universal Studios come responsabile nuovi business e vice presidente di Universal Creative.

Nel corso degli anni ha creato e prodotto progetti per Walt Disney Company, Busch Entertainment, HBO, Universal Studios, 20th Century Fox e Paramount Parks. Le sue mostre e i suoi film sono stati ospitati da istituzioni prestigiose come Museum of Science and Industry di Chicago, Kennedy Space Center in Florida, the Smithsonian Institution a Washington, D.C., e California Science Center a Los Angeles.

In questa intervista a seguito dello speech organizzato in collaborazione con Meet the Media Guru tenuto presso la Fondazione Fiera a Milano nell’ambito della fiera internazionale dell’editoria Tempo di Libri, ho avuto modo di riflettere sul transmedia storytelling e soprattutto sulle sue motivazioni personali che lo hanno reso parte di un processo in evoluzione che sta trasformando l’industria dell’intrattenimento, il modo in cui percepiamo un brand, una storia e che coinvolge scrittori e creativi di tutto il mondo, nonchè muove ingenti investimenti finanziari a più livelli.

Il concetto di transmedia viene fatto risalire ad un intervento di Henry Jenkins del 2003, poi ripreso e precisato nell’ambito della sua teoria degli Spreadable Media.

A differenza del Crossmedia (che si riferisce alla trasmissione dello stesso contenuto mediante canali diversi), il Transmedia si riferisce alla completa elaborazione di contenuti diversi dove la narrazione si sviluppa attraverso campagne parallele di comunicazione, marketing e advertising e l’interattività consente al fruitore di ricostruire ad ampio raggio un percorso testuale coerente.

Nella forma ideale di narrazione transmediale, ogni mezzo fa ciò che sa fare meglio, in modo che una storia possa essere sviluppata in un film, espansa attraverso la televisione, i romanzi e i fumetti, e il suo mondo potrebbe essere esplorato e vissuto attraverso il gioco. Ogni voce deve essere sufficientemente autonoma per consentire un consumo autonomo.

La necessità di creare forme innovative di fruizione di contenuti tanto amata da L.Frank Baum che con il Mago di Oz iniziò a sviluppare un diverso sapere declinandolo ogni volta in forme autonome di rappresentazione sempre più coinvolgenti, trova nel transmedia storytelling la sua massima espressione.

D’altra parte che cosa facevano Tolkien e Lewis nel club letterario degli Inklings se non influenzarsi reciprocamente in modo sempre nuovi per lo sviluppo di piani letterari a più livelli? Il tutto avveniva in base alle conoscenze e agli strumenti del momento, per poi diventare capolavori letterari, teatrali, musicali, di coinvolgimento emozionale, che hanno ispirato e continuano a motivare intere generazioni.

Le motivazioni alla base dello sviluppo di una Immersement Industry porteranno sempre di più a sviluppare e diffondere modelli culturali complessi data la sterminata quantità di dati disponibili.

Dai grandi parchi a tema oggetto di analisi della sociologia del turismo, all’interattività diffusa il passo è molto diverso e ci permette di comprendere il nuovo ruolo culturale che domina una dimensione molto più pervasiva.

star wars hotel star wars

E’ in costruzione l’area tematica di Star Wars sia al Disneyland Resort in California sia in Florida e si chiamerà “Galaxy’s Edge”. Il primo parco ad aprire sarà quello di Anaheim, nel 2019, mentre poco dopo sarà la volta di Orlando che ospiterà un hotel dove gli ospiti saranno immersi per ore nell’esperienza del film: una nave spaziale dove i clienti vivranno una storia di guerre stellari personalizzata, interagendo con camerieri in costume, personale formato dai personaggi del colossal e l’esperienza toccherà ogni singolo minuto della giornata.

star wars millennium falcon star wars land

Il racconto è sempre legato al viaggio, all’esplorazione, alle grandi scoperte. Nella sua dimensione teorica vissuta attraverso il ritorno ad Itaca di Ulisse, alla narrativa on the road di Kerouac, alla dimensione catartica di Chatwin; l’interattività adesso aggiunge l’esperienza immersiva tridimensionale che necessariamente coinvolgerà un nuovo vissuto esperienziale e nuove forme di elaborazione dei contenuti.

La radice comune e la chiave di tutte le forme che impareremo ad utilizzare e generare è il potere della storia, della lettura del racconto, dalla quale non si può prescindere anche per godere appieno dell’esperienza immersiva: un potere che viaggia attraverso il tempo e i luoghi per essere ogni volta un po’ più vicino, un po’ più nostro.

“Sharing stories involves interaction…so they feel love”

In attesa di assistere dal vivo ai concetti teorici espressi da Eddie nella mostra itinerante di Harry Potter: The Exhibition in arrivo alla Fabbrica del Vapore dal 12 maggio enjoy the interview 🙂

Per approfondimenti:

http://www.technologyreview.com/news/401760/transmedia-storytelling/

http://henryjenkins.org/#sthash.SSATtxRF.dpuf

JENKINS, S. FORD, J. GREEN, Spreadable Media: Creating Value and Meaning in a Networked Culture, New York University Press, New York NY 2013; trad. it. Spreadable media.

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