Raffaele Gaito & me.
“Fidati sempre dei dati”, mi ha detto, e quindi parto da quelli:
classe 1984, salernitano, globetrotter per vocazione, a 15 anni ha scritto la sua prima riga di codice, a 17 ha aperto il suo primo blog, a 20 ha aperto la sua prima azienda, il suo video dove invita a riflettere sull’insegnamento della programmazione ai bambini ha oltre 133.000 visualizzazioni, e lui in effetti ha dichiarato che insegnare gli dà la gratificazione maggiore, 13.700 followers solo su Twitter che lo seguono quotidianamente con passione ed affetto.
Potrei aggiungere altro della sua carriera ma le 200 persone presenti alla presentazione del suo libro a Milano, organizzata da Startup Grind, mi sembrano una conferma più che evidente delle sue caratteristiche e competenze.
Naturalmente sapete che il mio interesse va oltre i numeri e quindi posso raccontarvi che il superpotere di Raffaele Gaito non è quello di aver riunito in un libro le conoscenze attualmente presenti in materia di Growth Hacking ma il saper diffondere la cultura dell’approccio open mind alla risoluzione dei problemi che si può applicare in molti campi della vita.
Un approccio che partendo dai dati si amplia passando dalla necessità di una multidisciplinarietà, all’importanza della leadership nella gestione di un processo,a sviluppare il proprio “multipotenziale” attraverso lo studio ed una genuina curiosità.
Il suo libro è pronto per diventare un manuale di consultazione, al quale attingere ogni qualvolta si abbia un dubbio o si desideri un riferimento sia ai tool che ci piacciono tanto o alle risorse utili come i testi specifici per lo studio, sia per ricordare che ogni nuovo progetto è una sperimentazione continua che passa da fallimenti, crescite ed evoluzioni.
Qui trovate la risposta ad una fondamentale domanda su Batman, quella definitiva 🙂 Enjoy the interview 🙂 🙂