Roadmap e strategie di sostenibilità – Intervista a Sabrina Cirillo esperta di Sostenibilità strategica
La sostenibilità sta diventando sempre più parte integrante e determinante delle strategie di molte aziende.
La pianificazione strategica è un percorso complesso e articolato, che investe le dinamiche di governance aziendale, impattando in maniera trasversale tutta l’organizzazione.
Non è più soltanto un “nice-to-have” ma una leva di business per essere più competitivi nel medio-lungo periodo, infatti le aziende che hanno un approccio sostenibile nel proprio modello di business accrescono il proprio valore e i risultati si percepiscono anche a livello finanziario.
Non da ultimo cresce il tema della rendicontazione della sostenibilità, attività strategica che è da considerare come strumento di creazione di valore aziendale, anche culturale, a motivo della necessaria partecipazione da parte di tutta l’azienda nel costruire il processo di rendicontazione.
La rendicontazione non finanziaria infatti innesca una attività di mappatura e raccolta di dati inerenti tematiche di natura economica, di governance, sociale e ambientale, tale da permettere all’impresa di conoscere, non solo la natura dei rischi potenziali ed effettivi derivanti dagli ambiti tematici tradizionalmente considerati come “non finanziari”, ma anche di prevenire i potenziali impatti rilevanti nel breve termine.
I temi di sostenibilità possono produrre, pertanto, effetti considerati “financially material” ovvero che impattano concretamente sui risultati economico-finanziari dell’azienda, sulla sua posizione competitiva, sul processo di creazione di valore nel lungo periodo e, sovente, sulla continuità aziendale.
Il 21 aprile 2021 la Commissione Europea ha pubblicato una proposta di direttiva sul reporting di sostenibilità (Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD) che dovrebbe portare nel tempo la rendicontazione di sostenibilità allo stesso livello della rendicontazione finanziaria.
Il testo della direttiva sulla rendicontazione di sostenibilità è attualmente soggetto ai negoziati tra Parlamento UE e Consiglio UE. Se si giungerà a un accordo entro la metà del 2022, la direttiva sarà adottata a partire dal 2023. Così le imprese saranno tenute a divulgare le informazioni di sostenibilità a partire da gennaio del 2024, sui dati relativi al 2023. Le PMI, invece, potranno iniziare a rendicontare tre anni più tardi, quindi in questo caso dal 2027 su dati del 2026.
L’integrazione della sostenibilità nei processi aziendali è una delle chiavi per poter procedere in questo percorso.
Abbiamo una buona notizia: cresce la consapevolezza su queste tematiche e le figure professionali di rilievo che possono aiutare le aziende in questa profonda transizione.
In questa intervista a Sabrina Cirillo esperta di Sostenibilità strategica approfondiremo le linee guida per una roadmap di sostenibilità per le medie imprese e il percorso strategico di pianificazione per la valorizzazione dei risultati d’impresa.
FOCUS STRATEGIE DI SOSTENIBILITA’:
00:00:00 Sabrina, è possibile delineare una roadmap di sostenibilità per le medie imprese?
00:03:50 come impostare una strategia di sostenibilità per le aziende controllate da Fondi d’investimento?
00:06:12 come la due diligence ESG supporta il valore d’impresa?
00:07:18 rendicontazione: quali sono gli elementi chiave da tenere in considerazione per una buona rendicontazione?
FOCUS ISPIRAZIONE:
00:09:45 Che consiglio daresti ad uno studente che volesse intraprendere il tuo percorso professionale?
00:12:00 1 libro che consigli assolutamente di leggere nel 2022
00:12:59 1 persona che ti ispira/da cui hai tratto ispirazione nella tua vita
00:14:53 Mi racconti un tuo desiderio per il futuro?

Sabrina Cirillo
Esperta di Sostenibilità strategica
Sono un’Executive che dedica alla Sostenibilità la sua professionalità.
Me ne occupo dal 2008, quando ho assunto il ruolo di gestire i principali stakeholder esterni ed interni di un’azienda multinazionale nel settore IT. Provenivo dal Marketing strategico ENI, prima ancora sono stata consulente EY nella riprogettazione organizzativa dei processi aziendali.
E’ stato molto intuitivo per me capire che stava cambiando il paradigma, il successo per l’azionista non bastava più ma contava come lo si raggiungeva, con quali scelte, per quali beneficiari e con quali strategie (Corporate Shared Value).
Nel mio attuale ruolo, guido le aziende nel percorso di sostenibilità, supportandole nella trasformazione sostenibile del proprio Modello di Business, e implementando le politiche ambientali, d’impatto sociale e di Governance che discendono dalla regolazione internazionale (UN Global Compact, OCSE, SFDR e Tassonomia EU) relativa all’ESG, all’Agenda 2030 e alla Carbon neutrality (obiettivo NetZero 2050).
In precedenza, ho collaborato con un’agenzia di rating ESG indipendente sul mercato spagnolo, quindi ho supportato Fondi e SGR italiane nell’analisi di posizionamento ESG del portafoglio direct asset gestito, nella due diligence dei singoli asset e nel benchmarking tra rating ESG.