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Richard Romagnoli

Video Intervista a Richard Romagnoli: lo sherpa dell’anima.

by Rossella Guido
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Conoscere Richard Romagnoli è stata un’esperienza emozionale, poter condividere con voi la sua energia rappresenta per me la possibilità di restituire almeno in parte ciò che ho ricevuto da un’intensa giornata di riflessioni e di crescita.

La maggior parte degli esseri umani ha bisogno di etichettare le persone per rassicurarsi; #cisonopersone che hanno bisogno di una guida, di un guru, di un coach, di un maestro, di una persona da seguire, Richard è certamente tutto questo ma è molto di più: ti permette di riconoscere, vedere ed esprimere in modo reale ciò che è già dentro di te.

La storia personale di Richard è già di per sé eccezionale: nasce nel 1974 e per alcuni anni, assieme alla sua famiglia, ha vissuto a Puttaparthi, nel sud dell’India, per completare la sua conoscenza spirituale applicata al campo motivazionale.

Appartiene dunque al campione generazionale, la #40generation, di cui affrontiamo spesso i tratti sociologici e ci permette di tracciare un nuovo tassello di questo racconto corale.

Richard è Life Coach di numerosi artisti e celebrities dello spettacolo, della moda e di managers ed imprenditori, guest speaker di eventi motivazionali internazionali.

È consulente di vari aziende e multinazionali tra cui: Adidas Europa, Reebok, Banca d’Italia, Lancome, L’Oreal, Wella, Fernet-Branca, Happiness Brand, TechData, Flora, Smiley World, Cavanna Spa, Banca Credem, Trussardi e molte altre.

HAPPY GENETICA

Il ruolo dello studio, dell’approfondimento e della scienza nella vita di Richard è molto presente, con il professor Pier Mario Biava ha scritto un libro a quattro mani “Happy Genetica” dove scienza moderna e antichi saperi s’incontrano al servizio dello stesso obiettivo: attuare comportamenti che ci permettano di vivere felici.

Secondo l’epigenetica infatti è vero che nel DNA c’è il sapere conosciuto, ma è stato superato un confine: la consapevolezza che dall’atteggiamento di ciascuno di noi dipenda il nostro stato di benessere [1].

Nel corso dei recenti studi sulla mappatura del genoma umano, geni della felicità sono stati scoperti attivi nelle ghiandole surrenali, nel pancreas e nelle cellule del sistema nervoso centrali dei soggetti che manifestano un atteggiamento positivo [2]. Allo stesso modo sono stati riscontrati 15 geni ben precisi nelle sequenze genetiche associati a pazienti che avevano una diagnosi clinica di depressione [3].

L’importanza di questi studi fornisce una chiave di lettura dell’esperienza umana ad un altro livello: lo sviluppo di nuove pratiche per portare più benessere e salute nella nostra vita.

Quando il corpo fisico ride, si predispongono le condizioni affinché il cortisolo, l’ormone dello stress si abbassi, immaginate che potere possano avere la gioia e l’espressione della felicità sulle nostre vite, anche nei momenti più duri e difficili dell’esistenza umana.

Chi decreta questa felicità? Richard ci spinge a rispondere, a riflettere ed a connetterci con la nostra più intima essenza per liberarla e diffonderla nei confronti di chi amiamo in una connessione continua con il sé e l’altro.

BELIEVE

Per l’anteprima dell’ultima puntata di BELIEVE, il format socialvisivo da lui ideato e diretto la sala era gremita di persone, provenienti da molte parti d’Italia per vivere live il momento, alcune persone sono arrivate dall’estero.

Ho visto i tre protagonisti Stefano, Michela e Fabrizio che per tre mesi hanno vissuto un’esperienza straordinaria e unica, salire sul palcoscenico visibilmente emozionati e dalla natura del viaggio che hanno intrapreso è emersa tutta la loro evoluzione.

BELIEVE è stato visualizzato oltre un milione di volte solo su Facebook, sono state effettuate 220 ore di riprese e oltre 770 ore per l’editing. Un regista di rara sensibilità Matteo Ermeti, disposto a fare un passo indietro per rispettare i protagonisti, uno storyteller moderno e capace, che insieme al lavoro di Davide Grussu hanno reso possibile la realizzazione del progetto.

Una nota particolarmente importante: è stato prodotto dalla moglie Sara Perotti, ad ulteriore testimonianza che la forza di una donna, creatrice e generatrice di occasioni è il punto di espressione più alto di congiunzione tra le anime. Un sodalizio umano e professionale portatore di energie positive.

La prossima sfida di Richard è insieme una missione ed una promessa: mobilitare le risorse necessarie per porre fine alla fame nel mondo entro il 2030.

E’ infatti stato insignito del ruolo di World Security Food Ambassador per Rise Against Hunger Italia, organizzazione internazionale no profit, impegnata nella lotta contro la fame nel mondo attraverso la distribuzione di cibo ed altri aiuti umanitari in favore delle popolazioni in grave stato di emergenza.

ENJOY THE INTERVIEW 🙂

In questa intervista ho voluto approfondire alcuni aspetti della vita di Richard poco conosciuti: il pregio di incontrare una persona illuminata è cercare le coordinate della sua consapevolezza e restituirle affinché siano da ispirazione a molti altri.

Sentirete i suoi progetti ma soprattutto aneddoti inediti della sua vita personale e un suo sogno da realizzare…

GRAZIE RICHARD! See you soon!

Photo credits: Nicolas Musajo | Richard Staff


Per saperne di più:

Sito Web Richard Romagnoli

Puntata finale di BELIEVE

Riferimenti Bibliografici: 

[1] SAGE Journals, 2008: “Happiness Is a Personal(ity) Thing. The Genetics of Personality and Well-Being in a Representative Sample

[2] Nature Genetics, 2016. “Genetic variants associated with subjective well-being, depressive symptoms, and neuroticism identified through genome-wide analyses“.

[3] Nature Genetics, 2016: “Identification of 15 genetics loci associated with risk of major depression in individuals of European descent“.

@RichardRomagnoli quotes: 

“A ridere c’è il rischio di apparire sciocchi;
a piangere c’è il rischio di essere chiamati sentimentali;
a stabilire un contatto con un altro c’è il rischio di farsi coinvolgere;
a mostrare i propri sentimenti c’è il rischio di mostrare il vostro vero io;
a esporre le vostre idee e i vostri sogni c’è il rischio d’essere chiamati ingenui.

Ad amare c’è il rischio di non essere corrisposti; a vivere c’è il rischio di morire;
a sperare c’è il rischio della disperazione e
a tentare c’è il rischio del fallimento.

Ma bisogna correre i rischi, perché il rischio più grande nella vita è quello di non rischiare nulla.

La persona che non rischia nulla, non è nulla e non diviene nulla. Può evitare la sofferenza e l’angoscia, ma non può imparare a sentire e cambiare e progredire e amare e vivere. Incatenata alle sue certezze, è schiava.
Ha rinunciato alla libertà.

Solo la persona che rischia è veramente libera.
Leo Buscaglia ”

[dal libro “Vivere, amare, capirsi” di Leo Buscaglia]

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