Una serata piovosa ha fatto da cornice all’evento di presentazione del libro “Ominiteismo e Demopraxia” di Michelangelo Pistoletto allo SpazioMil. Da oggi la pioggia sarà per me quella che il Maestro ha definito “l’applauso della natura“.
Un artista che ha attraversato il tempo e lo spazio, per diffondere la sua arte ma soprattutto il suo pensiero verso un’evoluzione della società intera.
Esistono 800 diverse versioni del simbolo del Terzo Paradiso in diversi Paesi del mondo.
Ad ulteriore testimonianza della reputazione mondiale del Maestro, basti pensare all’opera Rebirth al Palais des Nations a Ginevra, dove in occasione delle celebrazioni dei 70 anni di fondazione dell’ONU, ogni Stato membro ha donato una pietra proveniente dal proprio paese.
Il Maestro mi ha concesso questa video intervista nella quale scopriamo un lato più emozionale dell’uomo che ha ridefinito il concetto di connessione umana, ponendo al centro dell’esistenza l’Arte quale vera interprete dell’Ignoto, in grado di comprendere sia religione che scienza.
La teoria del Terzo Paradiso ha fatto il giro del mondo e quando un simbolo diventa così potente il motivo è sempre perchè le persone vi si riconoscono a livello ancestrale.
Gli interrogativi aperti sul rapporto tra arte, scienza e religione trovano risposta per il Maestro nella capacità dell’Arte di interpretare l’Ignoto e consentire un’ assunzione di libertà e responsabilità da parte di ciascuno.
Le riflessioni su potere e biopolitica, gli studi di genere e le analisi sul pensiero postcoloniale pongono oggi sotto critica le consolidate tradizioni del pensiero occidentale.
La posta in gioco è altissima, i temi cari al Maestro mirano a comprendere e fornire strumenti per i mutamenti epocali, attraverso la necessità pratica di un nuovo approccio allo sviluppo umano ed economico, alla responsabilità sociale ed alla sostenibilità.
Progetti di rigenerazione urbana, proposti soprattutto da creativi, nelle nostre metropoli cercano ora di riattivare il rapporto fra centro e periferie, andato logorandosi nel tempo. In questo nuovo panorama urbano, l’arte può giocare un rilevante ruolo pubblico per ripensare la città, se però connessa alla politica come capacità trasformativa dello spazio comune e al lavoro dei gruppi della società civile, protagonisti di forme di cittadinanza attiva di tipo inter- e transculturale.
Il 16 dicembre del 2014 un gruppo di barche hanno formato nel mare dell’Havana il simbolo del Terzo Paradiso, il giorno successivo è stata siglata l’intesa tra Stati Uniti e Cuba per una ripresa delle relazioni tra i due paesi: coincidenza? Sentiamo cosa ne pensa il Maestro…
La mia amica Natasha in un momento di backstage ha chiesto alla moglie: “da quanti anni siete sposati?”
“4 mesi, prima eravamo fidanzati“
sempre a Cuba infatti il Maestro ha sposato dopo 50 anni di vita insieme la sua compagna di vita e fondamentale collaboratrice nell’attività artistica, una donna di rara sensibilità intellettuale, “ritenendo di essersi conosciuti abbastanza”.
Enjoy the interview 🙂
Riferimenti:
Michelangelo Pistoletto. Ominiteismo e demopraxia. Manifesto per una rigenerazione della società. Chiare Lettere, 2017.
Michelangelo Pistoletto. Il Terzo Paradiso, Marsilio Editore, Venezia, 2010.
The United Nations Office of Geneve. www.unog.ch Rebirth. 70th anniversary of the United Nations.
Calloni, M, Alagna M. (a cura di). Tema: Rigenerare la città. Arte e Politica come prassi trasformative. URBANA Rassegna di incontri promossa dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. 2017.
Calloni, M. (2018). Diritti umani e impresa: sviluppo, responsabilità, sostenibilità, uguaglianza di genere. Harvard Business Review Italia, 3(Suppl 3), 10-13.
Cedroni, L., & Calloni, M. (a cura di). (2012). Filosofia politica contemporanea. Firenze : Le Monnier – Mondadori Education.